Tariffe Trump: Quanto possono salire i prezzi dei metalli nel 2025?

Mentre il Presidente Trump reintroduce e amplia le tariffe su acciaio e alluminio importati, i mercati stanno già reagendo con movimenti significativi dei prezzi. L'annuncio di una tariffa del 25% su tutto l'acciaio e l'alluminio importati – in rialzo rispetto al precedente 10% sull'alluminio – ha fatto scatenare onde in vari settori, colpendo in particolare i produttori di alimenti e bevande che dipendono fortemente da questi materiali per il packaging.

Il cambiamento di politica arriva in un momento economico difficile, con un'inflazione in aumento del 3% su base annua a gennaio, che aggiunge ulteriore pressione sui consumatori già alle prese con prezzi elevati in vari settori. 

È particolarmente degno di nota il fatto che queste tariffe non siano nuove: rappresentano un'espansione delle politiche introdotte per la prima volta durante il primo mandato di Trump, ma con meno esenzioni e tariffe più elevate.

L'alluminio raggiunge massimi record

La reazione del mercato è stata rapida e drammatica. I premi sull'alluminio a pagamento dei dazi nel Midwest degli Stati Uniti sono schizzati oltre i 40 centesimi per libbra (quasi 900 dollari per tonnellata metrica), rappresentando un incredibile aumento del 60% dall'inizio del 2025. Questo incremento riflette l'aspettativa del mercato riguardo a restrizioni nell'offerta e costi più elevati.

‍

Gli esperti del settore evidenziano un problema fondamentale: gli Stati Uniti rimangono un importatore netto di alluminio, con una capacità produttiva interna insufficiente a soddisfare la domanda. Gli impianti di fusione canadesi, che lo scorso anno hanno rappresentato circa il 70% dei 3,92 milioni di tonnellate di alluminio primario e legato esportate negli Stati Uniti, saranno soggetti a queste tariffe nonostante il loro ruolo cruciale nella catena di approvvigionamento.

Tariffe sull'acciaio 2025: la vulnerabilità dell'industria delle lattine

L'impatto sul settore della produzione di lattine potrebbe essere particolarmente grave. Gli Stati Uniti producono circa 135 miliardi di contenitori metallici ogni anno, includendo 115 miliardi di lattine in alluminio per bevande e 20 miliardi di contenitori in acciaio per alimenti e altri prodotti. Mentre le importazioni rappresentano solo circa il 10% dell'alluminio utilizzato dai produttori americani di lattine, circa il 70% dell'acciaio per laminatoi usato nelle lattine alimentari proviene da fonti estere.

‍

Ciò che rende questa situazione ancora più precaria è la capacità produttiva nazionale ridotta. A seguito delle tariffe sull'acciaio inizialmente imposte da Trump nel 2018, nove produttori americani di acciaio per laminatoi hanno chiuso, lasciando oggi soltanto tre linee produttive operative negli Stati Uniti. Questa capacità limitata significa che i produttori hanno ben poche alternative se non accettare prezzi più elevati per i materiali importati o trasferire i costi sui consumatori.

Prezzi dell'oro 2025: beneficiario delle tensioni commerciali?

Mentre i metalli industriali affrontano pressioni sui prezzi a causa delle tariffe, l'oro sta attirando acquirenti in un clima di crescente incertezza. Negozionato intorno a $2,915 per oncia all'inizio del 2025, l'oro ha beneficiato del suo tradizionale ruolo di bene rifugio durante periodi di incertezza economica e geopolitica.

Gli analisti osservano che, storicamente, i prezzi dell'oro sono cresciuti in parallelo con l'inflazione: quando l'Indice dei Prezzi al Consumo ha iniziato la sua ripida ascesa ad agosto 2020, ciò ha coinciso con l'oro che raggiungeva i massimi record dell'epoca. Analogamente, durante il periodo di alta inflazione del 1980, quando i tassi raggiunsero il 13,5%, l'oro è balzato a livelli record che non sono stati superati fino al 2006.

La combinazione di inflazione indotta dalle tariffe e tensioni geopolitiche durante il secondo mandato di Trump potrebbe continuare a sostenere i prezzi dell'oro per tutto il 2025. Le posizioni di Trump sulla NATO, le relazioni tra Ucraina e Russia e il conflitto in Medio Oriente hanno creato ulteriore incertezza nei mercati globali, un contesto tipicamente favorevole per i metalli preziosi.

Uno sguardo al futuro: previsioni sui prezzi dei metalli per il 2025

Per i mercati dei metalli, le prospettive per il 2025 suggeriscono una volatilità persistente. I premi sull'alluminio potrebbero rimanere elevati man mano che le catene di approvvigionamento si adattano al nuovo regime tariffario. I prezzi dell'acciaio, in particolare per prodotti specializzati come l'acciaio per laminatoi, potrebbero registrare aumenti sostenuti a causa della limitata capacità produttiva nazionale.

Nel frattempo, l'oro potrebbe continuare la sua traiettoria ascendente se l'inflazione accelera e le tensioni geopolitiche persistono, mettendo in gioco potenzialmente nuovi massimi record verso la fine dell'anno.

I livelli chiave da osservare nel grafico dell'alluminio sono $2,712 sul lato rialzista e $2,646 su quello ribassista. 

I livelli chiave da osservare nel grafico dell'oro sono $2,931 e $2,948 sul lato rialzista e $2,890 e $2,873 su quello ribassista.